Mi sono trovato nella situazione di dover costruire un tendicinghia per lo Sportster del mio amico Paolo per risolvere il problema di sfregamento della sua cinghia dovuto alla modifica degli ammortizzatori posteriori. Questo è il risultato molto grezzo ma definitivo. All'apparenza un pezzo di ferro sagomato e forato. Ma ci sono alcuni dettagli studiati appositamente per ottenere le massime prestazioni con il minimo sforzo. La cinghia scorre su cinque cuscinetti a sfera sigillati SKF 608. Nati per i motori elettrici questi cuscinetti possono sopportare senza problemi migliaia di giri al minuto, quindi addirittura sovradimensionati per il lavoro che devono svolgere. Montati su un perno filettato possono essere regolati su sei posizioni lungo il braccio della staffa, e quindi si può decidere la tensione più opportuna sia in base al tendicinghia sia tramite i registri del forcellone. La staffa è montata solidalmente al forcellone posteriore e a sua volta è regolabile nella sua inclinazione grazie ad una vite posta nel mezzo che micrometricamente stabilisce un ulteriore tensionamento della cinghia. Alta tecnologia o buon senso?
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I recently had to build a belt tensioner for the Sportster of my friend Paolo. The pics show the raw but devinitive version of it. It looks very simple and actually it is. The belt will slide over five SKF 608 electric engine sealed ball bearings. These can be positioned in six different positions to find the best setting and tension for the belt. Moreover there is a small screw in the middle of the bracket that allows a more precise inclination and consequently an even better belt tension. High tech or just common sense?
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